Caro Cavaliere, si ritiri definitivamente

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Caro cavaliere,
Lei sa quanto per molti anni io l’abbia difesa anche aldilà dell’indifendibile.
Ciò era dovuto non certo alla sua moralità quanto al suo essere contro una sinistra italiana che non mi è mai piaciuta perchè falsa, serva ruffiana dei padroni, demonizzatrice dell’avversario politico.
Perciò La vedevo come un ultimo baluardo.
D’accordo, della propria moralità ognuno può farne quello che crede.
D’accordo, sì! Ma fino a un certo punto.
Perchè è vero che un comune cittadino nel suo privato può comportarsi come vuole, fino a un certo punto, ma è anche vero che se non vuole sputtanarsi deve fare in modo che il tutto rimanga sempre nel proprio privato. Perchè nessuno è santo e tutti pecchiamo chi più chi meno.
Tantopiù questa regola deve valere per personaggi pubblici, perchè essere personaggi pubblici ha indubbiamente molti vantaggi, ma in cambio richiede qualche accortezza.
Tantopiù ancora, queste accortezze sono richieste a chi ha voluto ricoprire la carica di presidente del consiglio di una nazione.
Le faccio un esempio per aiutarla a capire: Io e mia moglie, che non siamo nessuno, non ci sogneremmo mai di denudarci sul nostro balcone di casa pur abitando in una zona abbastanza isolata, e nel caso lo facessimo non potremmo certo impedire a qualcuno di scattarci una fotografia se per fare ciò non entra nella nostra proprietà. Al massimo ci preoccuperemmo di coprirci subito.
Certo, noi non siamo i reali inglesi, che riescono a fare punire il fotografo, pur essendo a mio parere dalla parte del torto.
Resta il fatto che le fotografie delle tette e del culetto della Kate rimarranno per sempre in giro e potranno anche essere oggetto, al limite, degli occhi ingordi di qualche maniaco sessuale che di tanto in tanto se le porterà in bagno con l’intenzione di commettere atti impuri.
Una brutta prospettiva per una futura regina.
Questo per me determinerebbe già la fine della carriera reale della signora.
Perchè se non riesce a tenere le sue tettine e il suo bel culetto al riparo dalle macchine fotografiche non togliendosi gli indumenti sul balcone, non è neanche in grado di rappresentare il suo Paese.
Stessa cosa per Lei, cavaliere, per quello che mi riguarda. Lei ha fatto ben poco per tenere nel suo privato la sua fissa per le donne. Non che questa sia un difetto, per carità, in quanto tutti gli uomini saremmo difettosi, se così fosse. Il difetto sta nel mostrare questo suo lato umano, molto umano, in pubblico. Come ha fatto la Kate con le sue tettine e col suo culetto.
Senza dire, peraltro, che per Lei qualsiasi cosa, a questo riguardo, va bene. Anzi! Più troie sono, anche a livello da marciapiede, più Le piacciono. Tanto da telefonare a casa di certe buttane da strada vantandosi di dire: “Indovina chi sono? Sono il presidente più amato dagli Italiani.. Cuccùùù!”, oppure andando al compleanno di una ragazza durante una pausa di una sua visita di lavoro istituzionale, della quale poi il fratello, intervistato in un bar con una telecamera nascosta, si è dimostrato un essere che sapeva esprimersi soltanto in dialetto napoletano e che inoltre aveva confidato di cercare di farsi un po’ di soldi con la storia d’o’ presidente e della sorella.
Arriviamo alla storia del ritorno in campo annunciato il giorno dopo la sua condanna in primo grado che nella sentenza la vede come “delinquente”.
Lei, il giorno prima della sentenza aveva fatto il passo indietro pensando così di mettere il cuore in pace al giudice del suo processo e che se questo avesse avuto ancora qualche dubbio, in questo modo glielo avrebbe fatto passare.
Le cose non sono andate così come credeva, quindi il suo ritorno in campo subito dopo, il tono minaccioso con cui l’ha fatto, è facile capire sia stata una reazione per “punire” chi non è voluto stare al suo gioco.
Io non so se lei è davvero colpevole oppure innocente.
Come non lo so per Parolisi, per la mamma di Cogne, e per molte sentenze che hanno mandato in galera o no della gente.
La giustizia è come il gioco del poker: vince l’avvocato che gioca meglio, che bluffa meglio, che bara meglio.
La giustizia, con la Giustizia, c’entra davvero poco.
Ma è una convenzione del consorzio umano, e ci è imposta così comè. Nolenti o volenti.
Quindi accetti il mio consiglio, non cerchi di mettere in campo la sua influenza politica (?), umana (?), carismatica (?), e combatta i suoi processi nei vari gradi di giudizio, come facciamo noi gente comune, tantopiù che Lei può permettersi avvocati tra i peggiori (giocatori di poker) al mondo.
Fermo restando che alla fine dei tre gradi di giudizio, ognuno continuerà a credere quello che preferisce, e Lei potrà continuare a gridare allo scandalo se la sentenza non le sarà favorevole, come fa qualsiasi altro cittadino condannato molte volte anche ingiustamente.

IL CRONISTA

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6 Risposte a “Caro Cavaliere, si ritiri definitivamente”

  1. Per quanto ovvio, spero che il Pres non ti ascolti, perchè resta ancora l’unico frangiflutti contro il dissolvimento della Nazione e la trasformazione dell’Italia in serva dello straniero, sotto il tallone di un giustizialismo spione e arrogante. 🙂

  2. Caro Massimo, c’è anche un’altra scuola di pensiero sul dissolvimento della nazione, quella che vede B. come dispensatore di seggi e di ministeri alle sue favorite, purché bone e disponibili, e di bocca buona 😉

  3. Se si ritirasse definitivamente sarebbe un bene per la destra.
    Perciò sarebbe un bene per l’Italia.
    Perciò sarebbe un bene per l’umanità.

    Certo, non potrebbe più portarsi le bagasce nei luoghi istituzionali, ma magari potrebbe trovarsi qualche altro sfogo.
    (tipo cominciare a prenderselo nel *@ò°)

  4. Ha fallito,e bastava poco,x continuare a governare,doveva pensare di più agli italiani. Ha pensato solo come fare la guerra ai giudici.Anche io mi sarei arrabbiata,se la magistratura mi avesse dato addosso cosi,ma avrebbe dovuto tirare dritto e nn fare polemiche. Deve ritirarsi e basta,troppo tardi adesso fare marcia indietro…………Si ma Grillo che arruola Di Pietro no però.Ciaoooooooooooo

  5. Gert, ottimo ragionamento che non fa una grinza. Solo che però ho scoperto che militavo in un partito di destra, An, che poi si è venduta per un piatto di lenticchie e ciò che più conta mi/ci ha venduti tutti per mantenere privilegi alla partitocrazia e alla classe dirigente, che guarda ai lavoratori con fastidio e sufficienza.

  6. L’ho detto tempo fa, quando ancora era il suo governo alle prese con le manovre: Avrebbe dovuto fare lui la rivoluzione che sta facendo M5S. Invece con le sue scelte contro i lavoratoruì e a favore dei Minchionne ha aperto la strada a Monti/Fornero.
    Per quanto riguarda la storia di Grillo e Di Pietro non so bene. Ma pare che il servizio di Report, che tanto ho apprezzaro e che oggettivamente ha affossato Idv, sia stato “ordinato” da Bersani per eliminare Idv. Così pare che si dica nel Blog di Travaglio che appena potò andrò a leggere. Dice inoltre che le cose non stanno così come riportate da quella che ho sempre pensato ottima Gabanelli.
    Vedremo.

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