Chiunque tocchi ancora i lavoratori mi avrà contro!

Non è tanto una questione politica, quanto una questione sociale.
Sembra che come al solito i problemi si debbano risolvere con ulteriori sacrifici dei lavoratori.
In questo periodo non si fa altro che dire che i lavoratori sono la causa dei problemi del nostro Paese.
Tutti ormai, destra e sinistra, sostengono che si debbano eliminare le pensioni d’anzianità e alzare l’età della pensione di vecchiaia.
Lo abbiamo già detto: adeguare le pensioni alla maggiore aspettativa di vita è giusto, quando fatto gradualmente.
Il fatto è che questo adeguamento è già previsto dalle leggi attuali.
Per non parlare del fatto che il sistema pensionistico italiano sembrerebbe essere quello che dà meno problemi in Europa, quindi, semmai, sarebbe il caso che gli altri Paesi si adeguassero al nostro.
Ritoccare ancora l’età, sia per le pensioni d’anzianità che per quelle di vecchiaia, ai lavoratori che hanno iniziato a lavorare negli anni sessanta, che non hanno avuto la fortuna di poter lavorare sempre nello stesso posto, che hanno quindi avuto problemi di discontinuità nei versamenti dei contributi, che hanno lavorato in condizioni di minor sicurezza rispetto ai lavoratori di oggi, che ormai, dopo una vita di sacrifici e peripezie sono in vista del traguardo, è macelleria sociale.
I problemi della società non possono continuare a risolversi con le bastonate ai lavoratori. Lo scopo della società è quello di non regredire, e la società è composta per la maggior parte di semplici lavoratori.
Che paghino i responsabili!
Firmato: i Lavoratori.
Amen.

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2 Risposte a “Chiunque tocchi ancora i lavoratori mi avrà contro!”

  1. Amico mio, la nuova ministra del lavoro scrive regolarmente ne Il Sole 24 ore e il suo mantra sulle pensioni è:

    – done subito a 65 ani anche nel privato

    – inalzamento graduale

    – abolizione del retributivo

    – abolizione delle pensioni di anzianità.

    Rimpiangerano il Cavaliere e lo rirporterano a Palazo Chigi a furor di Popolo (quello vero).

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