Col M5S per sufficienza algebrica

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(L’articolo si può ascoltare su YouTube).
Certo non avrei mai immaginato nella mia vita che a un certo punto sarei andato a sbattere in un movimento condotto da un comico o ex comico che sia e il suo socio di dubbia fama. Ma il percorso che mi ha portato attualmente qui è obbligatorio, direi quasi matematico, anche se algebrico.
Vi spiego. La partitocrazia e la casta hanno portato l’Italia a un livello di immoralità e relativa ingiustizia sociale insostenibili, ormai riconosciute internazionalmente. Quindi su un giudizio con voto da uno a dieci il voto è meno nove.
Ad elevarsi da questa situazione basta chiunque con un pò di buona volonta, e il M5S ci sta provando da anni in modo sia pur molto arraffazzonato, e proprio per questo, per il modo arraffazzonato e per le arie da capopolo dei suoi leader, nella scala di voti da uno a dieci il voto che mi sento di dargli è meno tre.
Il resto viene da sè in quanto è il semplice risultato dell’operazione algebrica che ne consegue, perchè in effetti il meno tre del M5S ha un vantaggio di sei voti in confronto al meno nove della partitocrazia, che si può dunque considerare un più sei (quindi la sufficienza) algebrica, ma solo algebrica.

IL CRONISTA
Col M5S per sufficienza algebrica

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