Crisi mondiale: chi la prende in quel posto?

Adesso sono davvero stufo dei politici.
Io, come ho già scritto altre volte, sono stato mandato in una specie di prepensionamento alla buona, perchè tra i dipendenti più anziani dell’azienda presso la quale lavoravo. In pratica mi hanno dato un po’ di soldi, pochissimi, per pagarmi l’ultimo anno di contributi per arrivare a maturare i requisiti per il pensionamento e un po’ di soldi, pochissimi, per mangiare pane e cipolla fino al percepimento dell’assegno mensile della pensione.
Da quando ciò è successo, i politici mi hanno fatto slittare, prima, di un anno la finestra per iniziare a percepire la pensione, poi ancora di un mese, adesso si parla insistentemente che per fare fronte alla crisi mondiale, Obama, la Merkel, Sarkozy e soci suggeriscono a Berlusconi di mettere mano anche, di nuovo, alla previdenza, anticipando di un anno quello che già era stato stabilito e addirittura rincarando la dose con, appunto, i ritocchi alla previdenza.
Se così fosse davvero io non so se c’entrerei anche con questa “felice soluzione” visto che i contributi finisco di versarli proprio in questo mese di Agosto e comunque sono già nell’anno del compimento dei requisiti minimi.
Ma probabilmente c’entrerò lo stesso in qualche modo perchè la mia sfiga è proverbiale tanto che quando un gatto nero mi incrocia per strada si tocca istintivamente le palle..
Ora, a prescindere dalla mia situazione fantozziana, è mai possibile che quando si tratta di metterla nel culo a qualcuno, i primi della lista sono sempre i lavoratori onesti come me, che già hanno lavorato una vita e, per molti anni, da giovani, anche senza contributi?
Ma porca puttana!
Ma quand’è che cominceremo davvero a prendere a calci in culo tutti i parlamentari, magistrati, cariche istituzionali o meno, presidenti di società, amministratori, che in un mese guadagnano quello che un lavoratore medio percepisce in un anno, senza parlare dei vari Marchionne e compagni che guadagnano tanto quanto tutti i loro dipendenti e quando se ne vanno via dalle società che spesso hanno mandato a rotoli percepiscono, in più, anche liquidazioni da nababbi che sono uno schiaffo in faccia alla povera gente che, ormai, come me, deve vivere a pane e cipolla quando non a pane e acqua?
Ma facciamola questa rivoluzione del ceto medio.
Una buona volta una rivoluzione giusta di quelli che lavorano e basta senza dare troppi “fastidi” alla società.
Porca puttana!
Amen.

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4 Risposte a “Crisi mondiale: chi la prende in quel posto?”

  1. Comprendo il tuo disappunto, ma l’errore non está nel portare la pensione, per tuti, a 65 ani (se mai lo deciderano, con tute le resistenze corporative .) bensì dal far uscire forzatamente dal lavoro chi ancora potrebe dare molto in termini di esperienze, conoscenze e qualità.

  2. non siamo ancora al fondo del barile per prendere a calci in **** la casta. l’italiano ha un grado molto alto di soportazione, purtropo. e’ incredibile come ancora, nella dramatica situazione in cui versa il paese, cerchino ancora di salvare la poltrona facendo credere che stano risparmiando pure loro.i bufoni. Ma non gli crede piu nesuno, stano perdendo il potere di persuasione e mano a mano che crescerà lo scontento qualcuno inizierà a scendere in strada per protestare o educatamente o no, e yo spero sino in molti, moltisimi.

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