Dal libro Ed è Parola Esatta di Gaetano Rizza

(Dal libro Ed è Parola Esatta di Gaetano Rizza)

[…] Nessun vortice in un lungo tunnel con alla fine una forte luce bianca. Nessun paradiso e nessun inferno dantesco, nessuna mamma a braccia aperte col sorriso colmo d’amore, nessuna vergine ad accoglierlo.

Nessun fuoco, seppur minimo, a bruciare i cattivi, nessun cattivo, nessun buono.

Fu un uomo sul Gûlgaltâ, fu un vecchio nelle piantagioni di cotone, fu un poveretto che chiedeva l’elemosina sui gradini di una chiesa.

Fu un filo d’erba che si apriva la strada per vedere

la luce del sole.

Fu un agnello disperato davanti a un coltello affilato pronto a penetrargli in gola.

Il tutto non separatamente, ma tutto assieme. Fu tutto in una volta. Tutti i luoghi e tutti i tempi. Fu lui stesso appena nato, fu lui stesso vecchio di secoli, fu il genio lucido di Stanley Kubrick, di Einstein; fu Igor’ Fëdorovič Stravinski, fu la Rivoluzione, fu le Rivoluzioni. Fu il precursore, fu il passato. Fu il tutto, il nulla, l’esistenza. Fu tutto ciò che gli veniva in mente e che aveva accumulato, e tutto ciò che non sapeva.

Fu anche il suo orgoglio, ed entrò con una veste bianca in un suo paradiso personale, nel quale gli si presentarono in fila tutti coloro che gli avevano fatto del male, nudi, infangati e striscianti, come lombrichi, e si illuse che fosse il loro inferno vero. Era solo un’immaginazione residua che faceva capolino. Ma tutto può essere vero in una realtà nella quale non si sa quale sia il vero e quale il sogno. In una bolla esisteva anche quello. […]

Gaetano Rizza

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.