Entrano nel M5S e disattendono le regole


(il video è visualizzabile anche su YouTube)
C’è qualcosa che non funziona.
Ma non sono le regole imposte da Grillo al suo movimento a non funzionare, regole che hanno portato il M5S ad essere quello che è, un movimento condiviso da sempre più gente per bene stufa di essere considerata la mangiatoia della partitocrazia e della classe dirigente.
Quello che non funziona sono quelli che si candidano col M5S, vengono eletti usufruendo delle regole che gli permettono ciò, ovvero di poter essere eletti a costi accessibili a chiunque, senza partecipazioni televisive e quant’altro e, una volta eletti non resistono alla tentazione delle ospitate nei talk spazzatura televisivi, confondendosi così coi rappresentanti della partitocrazia attuale e facendo quindi le stesse figure di merda che noi attribuiamo a questi.
L’ultimo caso è quello della consigliere comunale cinque stelle di Bologna, Federica Salsi ospitata a Ballarò.
Il bello è che pur essendo dalla parte del torto inequivocabilmente, poi quando vengono “pizzicati” dal padre fondatore del movimento, invece di ammettere di aver violato le regole che gli hanno permesso di diventare consiglieri, si ribellano. E lo fanno anche con molta acrimonia.
Nel caso in questione, la Salsi ha reagito dicendo: “Beppe Grillo? Una delusione. Ha mostrato di essere vittima della cultura berlusconiana di questi anni. È stato veramente sgradevole. Un maschilista come altri. Dare una connotazione negativa ad una qualità delle donne è roba da Medioevo. Veramente degradante”.
Si riferiva al post di Grillo nel suo blog, intitolato “Il talk show ti uccide, digli di smettere”, nel quale diceva che partecipare appunto ai talk show è un po’ come soddisfare il proprio “punto G”, ovvero bearsi del quarto d’ora di celebrità che regala un’ospiatata in una trasmissione televisiva.
Viene da domandarsi se certi, come la consigliere comunale in questione, si candidino per pura passione civile o se lo fanno per soddisfare la loro voglia di mettersi in mostra.
Mi domando anche se reagendo in questo modo pensano di fare il bene del movimento, il chè sarebbe una cosa molto difficile da capire.
In ogni modo io penso che Grillo faccia bene a pretendere che si rispettino le regole, e per chi ha intenzione di non rispettarle le alternative non mancano, a cominciare dal Pdl, passando per l’Udc e giù giù fino al Pd etc..
Capito cara Salsi? Datti una regolata!

IL CRONISTA

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6 Risposte a “Entrano nel M5S e disattendono le regole”

  1. La Salsi, che non è la prima ad aver violato le regole grilline e non sarà l’ultima, dimostra come sia una chimera pensare anche al movimento di Grillo come a qualcosa di diverso da un qualsivoglia altro partito che tenta la scalata al potere, con al proprio interno belli e brutti, onesti e disonesti, furbi e pii. Come tutti i movimenti nuovi all’inizio le parole d’ordine possono essere accattivanti, poi dovendo confrontarsi con la realtà, si adegua ed emergono anche i comportamenti meno edificanti. Ci sono passati tutti i movimenti, ci passerà anche Grillo. Per questo meglio scegliere l’Ideale indipendentemente da chi, pro tempore, lo sostiene.

  2. Giusto quello che scrivi, Massimo, ma spero che Grillo, che tra parentesi non ho mai considerato un genio ma solo un uomo come tanti, riesca ad imporre le sue regole a lungo. Poi il fatto che comunque non prendano contributi dalle tasche dei pensionati e della povera gente in genere, sputtanandoseli come tutti gli altri partiti, lo eleva al di sopra di mille miglia dai papponi attualmente al potere.

  3. Le regole,devono valere, x tutto,dal partito,al movimento,nelle scuole statali, o private,ad una funzione religiosa. Se non si accettano,nn puoi far parte della comunità

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