Europee: Pd 6 Italia 0, cappotto

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Se ci fosse da commentare il risultato di una partita di calcio la definizione più appropriata sarebbe CAPPOTTO.

Per l’occasione ci sentiamo di utilizzare la stessa terminologia in quanto il risultato delle elezioni europee italiane è un vero e proprio cappotto. Non tanto per il risultato ottenuto dal M5S che è pur sempre un buon risultato, per altro simile a quello della Le Pen in una Francia che considera un successo quello del partito nazionalista, quanto perché ci si aspettava molto di più dai cittadini ed è avvenuto l’esatto contrario: il molto di più l’ha ottenuto Renzi. Quel Renzi che abbiamo denigrato fino all’inverosimile, quel Renzi arrampicatore che ha messo in campo una squadra di macchinette parlanti automatiche doppiate da tali Picierno, Boschi, Moretti, Madia, Bonafè, Serracchiani; quel Renzi che, col suo vice, difende l’operato della Fornero che ha tolto di mezzo centinaia di migliaia di cittadini d’amblè, che tollera istituzioni degne di Paesi del 3° mondo rappresentate, non per nulla, da presidenti di camera famosi per imbucarsi, non richiesti, nei voli di stato (vedi tale Boldrini); che sono in quei posti (Grasso) perché hanno approfittato della visibilità derivatagli a causa di leggi che hanno fatto fuori i loro diretti concorrenti (Caselli) in certi posti di prestigio. Quel Renzi  a dir poco, spregiudicato, a tal punto da dichiarare cose e fare esattamente il contrario senza alcun imbarazzo evidente. Quello stesso Renzi che, con le sue collaboratrici, insegna ai cittadini italiani cosa si può fare con 80€ in più al mese in busta, dopo che nessuno però ti aveva insegnato come vivere con un potere d’acquisto dimezzato in questi anni.

Ha vinto l’Italia della Repubblica, dell’Unità, di Debenedetti, degli Zucconi, dei Lerner, delle conduttrici alla Merlino, delle Gruber. L’Italia del 70° posto in libertà di stampa, insieme al Ghana; l’Italia dei Greganti, dei lobbisti, degli apparati mangiasoldi, del Pd.

Non c’è dubbio ha vinto quello stesso Renzi che è andato al potere come avrebbe potuto farlo un Bokassa qualsiasi. ma mentre un Bokassa qualsiasi non sarà mai legittimato dal mondo civile, lui è stato legittimato da queste elezioni, dal risultato eclatante di queste elezioni.

Ha vinto l’Italia che adesso si raccoglie nei talk-show, che continua a raccogliersi nei talk-show, con i suoi giornalisti finalmente tornati sereni per lo scampato pericolo, e si domanda come i soliti partiti del centro destra possano riunificarsi per perpetrare l’eterna finta contrapposizione con i partiti del centro sinistra, nell’unico interesse vero che li accomuna, che non è quello nei confronti del popolo, ma quello del riempire le loro tasche.

Non c’è dubbio, il risultato di questa partita elettorale è: Partito Democratico 6 Italia 0 = CAPPOTTO.

Non me l’aspettavo.

IL CRONISTA

Europee: Pd 6 Italia 0, cappotto

 

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2 Risposte a “Europee: Pd 6 Italia 0, cappotto”

  1. Ieri notte, mentre vedevo in tv i risultati, facevo una considerazione: in fin dei conti, se in Italia c’è tutta questa mafia, corruzione, malagiustizia, casta delirante, burocrazia opprimente, se ci sono tutti i mali che sappiamo, la colpa non è dei partiti. La colpa è nostra.

    Il Cronista ricorderà che io sono sempre stato sospettoso nei confronti della cosiddetta democrazia, e questo voto dimostra che avevo ragione. Nell’Italia dei delinquenti e dell’ignoranza abissale il voto dovrebbe essere un privilegio riservato a pochi selezionati in base al merito, non un diritto di tutti.

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