Grillo, Garibaldi, gli onorevoli Cittadini

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Il discorso di fine anno di Beppe Grillo è stato né più nè meno quello che ci si aspettava da lui, e va bene. Ha parlato a braccio seguendo più o meno una minima traccia che si era segnato in un foglietto senza, per altro, consultarla, e va bene. Certo non doveva essere un discorso sussiegoso come quello che ci si aspettava dal presidente della repubblica, da lui sarebbe stato fuori luogo. Ciò non toglie che un discorso anche ben scritto nel quale si riescono ad esprimere molte più cose senza dimenticarne nessuna a volte sarebbe meglio dell’improvvisazione; se poi i discorsi – almeno quelli di capodanno – li facesse non in maniche di camicia a quadri, ma indossando un buon vestito, forse, sarebbe ancora meglio. Ma diciamo che va bene lo stesso perché comunque quello che voleva dire, più o meno l’ha detto.

Quello che non mi è piaciuto è stato quella specie di statua rappresentante sé stesso vestito da Garibaldi, messa lì, poco scostata da lui. Non foss’altro perché al di là del buon gusto, era molto facile prevedere molte reazioni negative da parte dei detrattori. Reazioni che non sono mancate nei social-network, nei quali gruppi organizzati di sottobanco dai partiti (ci sono le prove), oppure anche singoli deficienti, attaccano come cavallette qualsiasi sostenitore del M5S spesso senza vere argomentazioni. Non era dunque il caso di fornirgliene una.

Ma lasciando pure da parte questo aspetto pittoresco di Grillo, secondo me uno dei grossi problemi del M5S potrebbe essere quello degli eletti del M5S che non possono presentarsi per più di due legislature, infatti dopo certi ridicoli personaggi che inizialmente si erano presentati tipo i partecipanti ai provini del Grande Fratello mediasettiano, tra i deputati ed i senatori sono venuti fuori personaggi di grande rilievo tipo, per fare alcuni nomi: Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna, Michele Giarrusso etc.. che si sono formati molto bene dando dei punti a molti che hanno sempre vissuto di politica nostrana (il niente assoluto). Ok che sono tutti alla prima legislatura, ma la seconda non tarderà a venire, così se le saranno giocate tutt’ e due. E poi? Ricominceremo con i personaggi alla provini del Grande Fratello? E l’esperienza e la bravura di quelli che ho menzionato che fine faranno? La getteremo nel cesso o la lasceremo in balia dei lupi famelici della partitocrazia che non vuole morire e si aggrappa a qualsiasi cosa per rimanere in vita e continuare a succhiare energie vitali dai cittadini tutti e dai lavoratori in particolare?

Meditate, perché ci avete messo un po’ per tirare fuori certe persone meritevoli di tutto il nostro rispetto, la nostra stima e il nostro entusiasmo. Sarebbe brutto dover ripartire da zero, in questa Italia che è diventata una foresta infestata da lupi mannari.

IL CRONISTA

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