Il libro FILAMENTI E CAMPI anche su laFeltrinelli


[…] Altra cosa che lo rende umano ai miei occhi: la
mattina, quando tardo un po’ ad alzarmi, lui
aspetta buono per un po’, ma la sua biologia dopo
un po’ inizia a ribellarsi a questo ritardo della co-
lazione e – come potrebbe fare un bimbo di cin-
que/sei anni o un amico ospite che non sa dove
mettere le mani per prepararsi la sua colazione –
viene al bordo del letto, dalla mia parte, si tira su
sulle zampette posteriori e, con la zampetta destra,
assolutamente senza unghie, mi dà degli schiaffetti
vellutati sul viso per farmi aprire gli occhi, per sve-
gliarmi, per farmi capire che è ora della sua pappa.
… E quando di notte, verso l’alba, ho gli incubi
e urlo senza poter muovere le labbra e mi agito,
con le braccia senza muscoli, per difendermi e per
colpire l’incubo, appena apro gli occhi lo trovo al
mio fianco sul letto, sulle zampe posteriori, preoc-
cupato e proteso con le sue zampette nell’intento
di difendermi… Il mio micio, il mio fratellino.

Gaetano Rizza

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.