La realta’ e’ piu’ stupefacente della fantasia
A prescindere dal libro che ho scritto, per il quale lascio valutare al lettore quanto ci sia di reale e quanto di romanzato, o se è tutto reale o tutto prodotto di fantasia, in genere preferisco scrivere storie reali. La realtà è senza dubbio molto più affascinante, sorprendente, stupefacente e spesso anche più cruda, perché è storia vissuta. La fantasia al contrario è artificiale, poco più che un fumetto, l’effetto di una canna, a meno che non sia l’effetto di una roba pesante. Ognuno, nella propria vita, anche se all’apparenza insignificante, si sorprenderà mentre scriverà la propria storia reale, e si soffermerà, mentre scrive, a rivivere i propri ricordi e, se ha anche una buona capacità di scrittura, si sorprenderà di riuscire a trasmettere le proprie emozioni, le proprie difficoltà passate o presenti, insomma il suo vissuto. E il vissuto degli uomini è, appunto, più stupefacente di qualsiasi droga o artifizio o romanzo fantastico.
Per questo io uso dire che la fantasia in confronto alla realtà è come una partita di pallone guardata alla televisione e la stessa partita vissuta allo stadio. Io sono stato pochissime volte allo stadio nella mia vita, ma quelle poche volte mi hanno aiutato a capire molto che sono due cose diverse: una è guardare la partita su uno schermo piatto più o meno grande, l’altra è viverla nell’allegoria stupefacente della realtà.