Lottiamo uniti contro i parassiti


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Il titolo non porti a conclusioni affrettate.
I parassiti di cui parlo io non sono i ladri e i fannulloni di cui ha parlato la Marcegaglia. Quelli, ci sono, sì, ma la società li sa riconoscere e li sa escludere, sia pure anche solo moralmente, con l’articolo 18 o no. Ma la società dei cittadini lavoratori non è fatta di questa gente, la società dei cittadini lavoratori è fatta da giovani che si costruiscono un futuro e da anziani padri di famiglia responsabili. I fannulloni e i ladri, quando ci sono, sono già puniti dalle leggi in vigore e anche dal solo giudizio della società. Ma non sono coloro che hanno mandato a picco l’economia mondiale.
Chi l’ha mandata a picco, invece, sono i veri parassiti di cui sto parlando: quelli che si sono arricchiti a dismisura sulle spalle dei lavoratori e che non sanno più cosa voglia dire vivere con mille/millecinquecento euro al mese, abituati come sono a guadagnare quelle cifre in un giorno solo quando non anche in un’ora soltanto.
E poi, per risolvere i conti economici si attaccano all’indicizzazione delle pensioni dei poveri vecchi che hanno lavorato una vita, magari nei cantieri, o nei forni dell’Italsider. E si attaccano anche agli anni di anzianità dei lavoratori anziani e delle nostre madri di famiglia.
Questi sono i veri parassiti della società.
E non ci deve essere destra o sinistra che tenga perchè sono tutti uguali, compresi i sindacalisti.
La lotta comune dei cittadini, ora, dev’essere contro questi parassiti papponi. Senza più lasciarci prendere in giro dai presunti ideali che sia uno schieramento che l’altro ti sbattono in faccia alle elezioni solo per raccogliere qualche voto in più, per poi continuare a sbafare alle nostre spalle.
IL CRONISTA

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Una risposta a “Lottiamo uniti contro i parassiti”

  1. Purtroppo fannulloni, lavativi e forse anche ladri ci sono tra i lavoratori e sono proprio quelli che rovinano la reputazione di chi lavora. Poi ci sono anche i profittatori. E c’è chi penalizza con provvedimenti iniqui persone ormai fuori dal ciclo produttivo e spesso deboli e incapaci di rappresentare le loro esigenze. Sarebbe necessaria una rigenerazione totale, ma temo ci dovremo accontentare di piccoli progressi.

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