L’uomo che dissolveva le nuvole

L’uomo che dissolveva le nuvole

sole

Già da bambino si era convinto di essere qualcosa di speciale, alcuni episodi inspiegabili lo avevano convinto di ciò. Col crescere continuavano ad accadere combinazioni strane nella sua vita, fatti – non sempre positivi anzi, spesso negativi – che gli facevano pensare di essere un Prescelto in un mondo del quale lui non riusciva a darsi una spiegazione, non riusciva a capire il significato del mondo, né l’utilità finale, semmai ce ne fosse una. Prescelto per cosa, questo, non riusciva proprio a spiegarselo. Certe cose pensava potessero accadere solo in certi romanzi o in qualche serie televisiva, eppure a lui accadevano, proprio come in una serie di telefilm con sceneggiatura banalmente scontata. Spesso pensava di vivere in un sogno, un sogno inutile in un mondo inutile, ma un sogno; proprio per queste combinazioni inspiegabili nella realtà di una vita vera anche se in un mondo inutile.
Naturalmente queste cose e le relative riflessioni che ne seguivano se le teneva per sé, per non innestare negli altri il dubbio che fosse pazzo, cosa che in una sceneggiatura scontata, con questo tema, sarebbe stata, appunto, scontata.
Un giorno, improvvisamente, ebbe la prova delle sue convinzioni fino ad allora non provate. Fu una primavera.
Spesso, dopo pranzo, durante quella stagione, si metteva in giardino a fumare il suo sigaro e prendere anche un po’ di sole perché non gli andava poi, in estate, di andare a passare quei quindici giorni al mare e presentarsi bianco nella sua spiaggetta. In quelle occasioni ammirava il cielo sereno e le eventuali piccole nuvole che lo attraversavano. Quando le nuvolette passavano sotto il sole si dissolvevano. Dai un giorno, dai un altro giorno, si accorse che non era una cosa normale. Non poteva essere una cosa normale che quando le nuvole passavano lentamente esattamente tra il sole e il suo sguardo non andassero oltre, si dissolvessero. Infatti pensava: “Questo vuol dire che se io stessi prendendo il sole a cento metri o a un chilometro a est da dove sono in questo momento la nuvola si dissolverebbe prima? Non so… dieci minuti o mezzora prima?”. Ebbene sì! Non poteva essere altrimenti. Nessun motivo al mondo avrebbe potuto fare in modo che se una nuvola si dissolve quando passa tra il sole e il suo sguardo quando è nel suo giardino, non si dissolvesse anche se era a cinquanta metri o a un chilometro ad est o ad ovest dal suo giardino, quando sarebbe passata esattamente tra il sole e il suo sguardo.
Ebbe quindi la certezza di essere un Prescelto!
Prescelto da chi e per cosa, non lo sa, in un mondo nel quale vive come in una sceneggiatura scontata di una serie di telefilm di quarta categoria.
Per carità, potrebbe essere anche pazzo, certo. Resta il fatto certo che ha il potere di dissolvere le nuvole.
L’uomo che dissolveva le nuvole.

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