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Eccoli lì, che dopo averci massacrato mandando in avanscoperta il governo dei Terminator per fargli compiere quello che loro non avevano il coraggio di fare per paura di perdere consensi, adesso che secondo loro tutto è sistemato, lo spread è quasi a posto, ricominciano a mandare i richiami per le allodole al loro vecchio elettorato.
Parlo di Alfano, ma anche di Bersani naturalmente.
Ricominciano a tirare fuori i principi etici dell’uno e dell’altro schieramento cercando di fare dimenticare ai loro ex elettori che loro sono quelli che per mano di Monti e la Fornero hanno massacrato i lavoratori e che ancora continuano a farlo con la faccia di merda della ministra piangente che si è incaponita contro l’art. 18 che è l’ultimo caposaldo della categoria che lei così accanitamente combatte.
Se ne è uscito l’Angelino con la geniale idea di tirare in ballo lo spauracchio dei matrimoni gay, in un’eventuale vittoria del centro sinistra alle prossime elezioni politiche. Pronto Bersani risponde che se l’Angelino avesse iniziato la campagna elettorale lui vorrebbe saperlo perchè vorrebbe anche partecipare.
Al di là delle argomentazioni che pone Alfano, dichiarandosi contro i matrimoni tra gay, che condivido – facendo anche riferimento a Zapatero che in mancanza di politica vera non seppe far altro che imporre alla Spagna i matrimoni di questo tipo – la questione in questo momento non mi tange più di tanto, perchè si potrebbe benissimo rimproverare all’Angelino di fare lo stesso gioco di Zapatero, anche se al contrario.
Per questo, caro Angelino, ti dico che queste furberie di tirare fuori dalla cassapanca i principi etici, con me non servono, e non servono neppure a tutti quelli che vi avevano votato negli anni precedenti.
La nostra è una questione di sopravvivenza fisica, di fame…
Il problema dei matrimoni tra gay è solo un richiamo per attirare le allodole dalla vostra parte…
Ed è una cosa meschina.
IL CRONISTA