Monti da FB minaccia querele agli esodati (RETTIFICATO)

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italiapermonti
“Un conto è fare delle proposte, un altro è insultare. Ricordiamo, laddove ce ne fosse bisogno, che le offese in questo social network come in qualsiasi luogo pubblico sono passibili di condanna penale.”

Inaudito! Incredibile! Inconcepibile! Vergognoso!
Questo comunicato è apparso Sabato scorso alle ore 23.20 su Facebook nella bacheca della pagina del presidente del consiglio uscente Mario Monti, qui lo potete leggere in originale.
Era stato annunciato per giorni da tutti i tg l’apertura di un account anche su Facebook da parte di Monti (su Twitter l’aveva già aperto). Questo per dimostrare la sua apertura mentale ai nuovi media.
Ma la vita per chi si mette in gioco nei social network non è facile per gente come lui. Ci vuole una certa scorza. Quella scorza che ci si può formare soltanto stando a contatto e in mezzo alla società, e non stando solo dietro le cattedre.
Lui, che si è trovato ad essere a capo del governo che ha avuto più poteri del fascismo e che ha usato questi poteri esclusivamente contro gli Italiani inermi, si è trovato a tu per tu, questa volta, non coi giornalisti di regime che gli fanno le domande più comode e se ne stanno con la coda tra le gambe, ma con i cittadini incazzati.
Cittadini a cui è stata allontanata la pensione quando già erano stati costretti ad accettare licenziamenti concordati causa crisi, rimanendo così senza stipendi nè pensioni; pensionati con assegni da fame a cui è stato bloccato l’adeguamento al costo della vita; giovani che non riescono a trovare il primo lavoro non riuscendo neppure ad iniziare a costruirsi una pensione; anziani che non riescono a trovare l’ultimo lavoro per finire di pagarsi i contributi per avere il diritto di andare in pensione; tartassati dal prezzo della benzina alle stelle, dall’Imu etc..
Gente che da un giorno all’altro si è trovata a dover frequentare la mensa dei poveri, dopo aver avuto aziende con le quali potevano dare da mangiare anche ad altra gente; ingegneri disoccupati costretti a vivere coi genitori…
Con questa gente si è trovato a che fare. Con la gente comune.
Perché la società è questa, non quella che frequenta lui.
La società debole è quella che è stata offesa da lui..
E lui si offende se gliele diciamo in faccia queste cose…
E minaccia querele!
In proporzione alle offese ricevute, se lui minaccia denuncie penali a noi, noi cosa dovremmo fargli?

p.s.
Dimenticavo: Sotto a quel comunicato di Monti ci sono le risposte dei cittadini. Vale la pena leggerle una per una…

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(Fatta questa dovuta rettifica in piena autonomia, e liberato quindi il testo dall’episodio per cui avevamo colpevolizzato Monti perchè indotti dalle dichiarazioni prese dal sito dei suoi “sostenitori” (chiuso dopo questo episodio), il resto del contenuto è esattamente quello che pensiamo, e lo riproponiamo con i necessari adattamenti, quindi “pulito”).
IL CRONISTA
Monti da FB minaccia querele agli esodati

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2 Risposte a “Monti da FB minaccia querele agli esodati (RETTIFICATO)”

  1. Ti ringrazio per il consiglio, sono andato a vedere i commenti… che soddisfazione!
    Cercava di fare paura… ha! ha! ha!

    Il commento che mi ha fatto più morire dal ridere:
    Antonio Nieddu Merda monti con le tue minaccie mi ci pulisco il culo.ti denuncio per abuso di potere e perché mi hai rubato i pomodori dall orto bastardo
    477 · Sabato alle 14.46 tramite cellulare..

  2. Questa mattina abbiamo pubblicato un post nel quale rispondevamo a Mario Monti perché in quella che sembrava la sua pagina ufficiale era contenuta una minaccia di querele agli utenti che lo offendono.
    Andando a fondo alla cosa abbiamo scoperto che la pagina è perfettamente imitata ma non è l’originale del professore.
    E’ solo un gruppo di suoi “sostenitori” dicono, che farebbero bene a non sostenerlo più perchè gli procurano più danno che altro con alcune dichiarazioni demenziali.
    Quindi ci sentiamo in dovere di scrivere questa rettifica augurandoci che la pagina Facebook in questione venga chiusa.
    La pagina in questione è questa.

    IL CRONISTA

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