No Tav… l’inizio della Rivoluzione?


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Naturalmente non può avere ragione chi si appende ai fili dell’alta tensione e poi cade fulminato dall’altezza di una decina di metri. Come non può avere ragione, a maggior ragione, quel delinquentello che provoca il povero militare a botte di “pecorella”… al quale povero militare faccio i miei complimenti per essere riuscito a non reagire, cosa che io, col mio carattere focoso non sarei certo riuscito a fare, passando così, per la pochezza della giustizia umana, dalla parte del torto.
..Ma da giorni si comincia a considerare questa accanita lotta dei No Tav come un segnale, non ancora completamente chiaro, della ribellione del popolo ai governi, quali essi siano.
Una ribellione alle logiche di chi ci governa, che alla fine, ormai è stato ampiamente dimostrato, portano sempre alle stesse conclusioni: arricchire sempre e sempre di più chi già conduce una vita agiata sulle spalle dei lavoratori.
Io, ho un grande difetto, non ragiono mai per partito preso, e ascolto con attenzione anche le ragioni degli altri.
Ho sentito le ragioni di un Ferrero che difende i No Tav, ma lui lo fa dal suo punto di vista e per partito preso, quindi non m’interessa granchè.
Ciò non toglie che anche gli asini ogni tanto ragliando dicano qualcosa di buono, anche se solo per sbaglio.
Il personaggio dice che la ferrovia che attraversa la Val di Susa oggi attualmente non è utilizzata in pieno e che quando si progettò la Tav, più di vent’anni fa, le previsioni del traffico da e per la Francia su rotaia preventivavano una movimentazione di merci che invece, via via, ha invertito la tendenza, essendosi ridotta quindi di una grossa percentuale.
Se ci aggiungiamo che molti della Val di Susa lamentano di aver già subito degli espropri dei loro terreni senza che ci sia stata alcuna notifica ai legittimi proprietari, se ci aggiungiamo che a fronte di queste motivazioni la protesta dei No Tav ha tutta l’aria di essere legittima e che al contrario non sembra completamente legittimo quello che stanno facendo le istituzioni…
Se ci aggiungiamo che forse davvero questa protesta potrebbe essere, se ben interpretata, e ben ragionata, una ribellione ai governi precedenti e attuali e alla loro voglia di fare andare avanti il mondo ad alta velocità, ma solo per i propri interessi e non per gli interessi del comune cittadino che, come sempre, è quello che paga in ogni modo sia quando le cose vanno bene che quando vanno male?
Riflettiamo a questa cosa, ragazzi!
Potrebbe essere la miccia per accendere la rivoluzione del popolo contro i parassiti che si arricchiscono alle nostre spalle.
Io, sinceramente, me la sto pensando bene, questa cosa qui.
IL CRONISTA

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4 Risposte a “No Tav… l’inizio della Rivoluzione?”

  1. Ho visto la trasmissione. Devo dire che quando Travaglio riesce a disintossicarsi per un attimo dalla belusconite cronica, riesce anche a dire delle cose condivisibili 😉

  2. Chi contesta gli espropri ha ragione: la proprietà privata è sacra e neppure lo stato dovrebbe espropriare, per nessun motivo. Se io non voglio vendere il mio terreno perchè il prezzo “non è giusto” o anche solo per motivi affettivi, devono cambiare il tracciato. Ma proprio perchè la proprietà privata è sacra non è in alcun modo possibile ipotizzare i manifestanti come alleati in qualche cosa, sia pur contro il governo di Bin Loden. Chi distrugge proprietà private, chi impedisce la libera circolazione, chi ostacola il lavoro altrui, chi aggredisce il prossimo, merita solo di essere catturato e messo nelle condizioni di non nuocere. Magari condannato ai lavori forzati per costruire la ferrovia ad Alta Velocità … 😉

  3. “Naturalmente non può avere ragione chi si appende ai fili dell’alta tensione e poi cade fulminato dall’altezza di una decina di metri. Come non può avere ragione, a maggior ragione, quel delinquentello che provoca il povero militare a botte di “pecorella”… ”

    “Se ci aggiungiamo che forse davvero questa protesta potrebbe essere, se ben interpretata, e ben ragionata, una ribellione ai governi precedenti e attuali e alla loro voglia di fare andare avanti il mondo ad alta velocità, ma solo per i propri interessi e non per gli interessi del comune cittadino che, come sempre, è quello che paga in ogni modo sia quando le cose vanno bene che quando vanno male?”

    Ti ho riportato due passaggi del mio post: il primo perchè ho detto anch’io che bisogna dissociarsi dai violenti, il secondo per ribadire le mie ragioni, che mi sembrano molto, molto, giust-issime 😉

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