Piccola Sarah

Così come per il delitto perpetrato ai danni del povero Tommaso, anche questo non può che suscitare orrore.
La povera Sarah Scazzi, assassinata e violata dallo zio. Lo zio Michele, contadino lavoratore che non aveva mai fatto paarlare di sè se non per l’ammirazione che suscitava in chi lo conosceva, essendo un grande lavoratore che stava sempre a lavorare nei campi. I campi che lavorava da dipendente e i campi che la vorava da proprietario, essendo riuscito, con questi due lavori, a costruirsi anche una certa tranquillità economica.
Un pomeriggio di fine agosto, una ragazzina che va a trovare la cugina con la quale aveva un appuntamento per andare al mare.
Finisce la sua vita appena sbocciata, lì, in una cantina, a causa dello zio che la strangola con una cordicella perchè si era rifiutata di sottostare ai suoi insani desideri.
Caricata in macchina, portata in un campo, svestita e, ammette lo zio orco, ancora a suo modo di vedere desiderabile sessulamente – nonostante la povera Sarah ormai sia solo un cadavere – tanto da essere violata.. da morta.
Una bella ragazzina di provincia, tenera, solare, con tante speranze irrisolte.
Non c’è tanto da dire per raccontare una mostruosità che non ha parole per essere raccontata.
La malvagità umana non ha limiti.
Vergogniamoci tutti noi esseri umani di appartenere alla stessa specie di quello zio Michele.

Ciao piccola Sarah..

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