Renzi populista DOC va dove lo porta il M5S

populismo

Ultimamente, con l’avvicinarsi della data delle primarie del Pd, Renzi si sta sbilanciando, e anche compromettendo, con dichiarazioni che battono perfino quelle di Grillo, in quanto a populismo. Dice che se vincerà lui farà questo e farà anche quello, insomma “Faso tuto mi”.

Eliminerà il senato, dimezzerà i contributi elettorali, li eliminerà completamente ai consiglieri regionali e via di questo passo… Perfetto! Ben venga un presidente del consiglio che faccia davvero queste cose. Basta che non mi venga a dire che queste promesse sono farina del suo sacco, in quanto tutti sappiamo come “il suo sacco” non sia altro che la solita, vecchia, politica della Casta, cioè il magna tu che magna io alla faccia dei cittadini, e in faccia ai cittadini.

In realtà, è molto facile capirlo, il Matteo Renzi populista DOC va, per opportunismo, dove lo porta il vento del M5S pur, naturalmente, non ammettendolo nemmeno per sbaglio.

Quindi cari Beppe Grillo, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Lombardi, Crimi, Paola Taverna, Fico, avete trovato il garzonetto che dice di poter fare il lavoro al posto vostro. Potrebbe essere un inizio, un piccolo inizio, pur sempre un inizio.

Naturalmente preferiremmo farlo direttamente noi Cittadini, il lavoro, ma siccome noi siamo populisti e demagoghi è difficile che ce lo lascino fare. D’altra parte chi può dubitare che questo vento che sta soffiando forte in faccia alla Casta, non sia il vento del M5S? Non vedete che adesso, tutti, ma proprio tutti, Napolitano e Letta compresi, dicono che l’UE deve cambiare rotta?

Il vento cambia, adesso soffia in faccia alla Casta.

Ed è il vento del M5S.

IL CRONISTA

Renzi populista DOC va dove lo porta il M5S

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2 Risposte a “Renzi populista DOC va dove lo porta il M5S”

  1. Renzi va dove vogliono i poteri forti che, falliti i comunisti, scartato Monti, mezzo flop per Letta, puntano su di lui per impadronirsi dell’Italia. A maggior ragione con la abrogazione della legge elettorale del 2005, ne faranno una per cui chi verrà eletto potrà, tra un turno ed un altro, cambiare radicalmente posizione.

  2. Per dirla tutta, all’inizio Renzi mi piaceva: un pò di rottamazione nel suo partito mi sembrava un passo in avanti. Ora non mi fido più. Mi sembra che si sia perso per strada imbarcando tutti.
    Ma anche perchè ho scoperto che Oscar Scalfarotto (noto gay e militante per i privilegi della casta gay) è renziano, e perchè non mi è piaciuto il voltafaccia dei renziani sulla Cancellieri.
    Penso e spero che Renzi a furia di passare la palla a Letta faccia segnare Grillo.
    Bene, avanti un altro, aspettando Attila o Gengis Kan.

    Vorrei scappare dall’Italia.

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