La rovina del #M5S sono i capetti de noantri

rivoluzionari-tw

– il non sono e a rovinarlo, bensì i “sostenitori” che incitano al dissenso a ogni scelta, solo per puro protagonismo

– La voglia matta di protagonismo sui di alcuni elementi è dannosa per il . Poi… diGiamolo ma protagonismo de che?

– Cosiddetti “sostenitori” si facciano una domanda e si diano una risposta: “Senza scelte di sarebbero ancora a votare o

– Il si deve migliorare, certo, ma non è incitando al dissenso ogni volta, per una scelta “sbagliata” (per voi) che lo migliorate, anzi!

– Ha ragione i europei sono come una fetta d’anguria: verdi fuori e rossi dentro. NN v’è bastato schiaffo dei ?

IL CRONISTA MANNARO

La rovina del #M5S sono i capetti de noantri

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3 Risposte a “La rovina del #M5S sono i capetti de noantri”

  1. Grillo e sopratutto Casaleggio sarebbero ancora davanti ad un Pc a farsi le pugnette, se non ci fossero stati migliaia e migliaia di volontari che han costruito sul territorio m5s per poi vedersi completamente ignorati sulle scelte chiave a livello nazionale ed internazionale. I comizi, Grillo li avrebbe fatti in camera sua se non ci fosse stata gente che preparava le strutture e otteneva le autorizzazioni in giro per l’Italia, mettendoci ore di lavoro volontario. Il m5s (ma i gruppi locali dovrebbero cambiare nome) funziona ancora, a livello locale, proprio perchè l’influenza di Casaleggio e Grillo è quasi nulla. E ciò regala, agli stessi Grillo e Casaleggio, quel paradossale sostegno dal basso di coloro che, giorno dopo giorno, fatcano sempre di più a motivare il proprio impegno in un movimento più simile ad una dittatura di bananas che a qualcosa di serio, ma che, appunto, nel locale, lontano dai capi, regala ancora un illusione.

  2. Nessuno disconosce il merito degli attivisti che si fanno il mazzo. Ciò non vuol dire che ogni attivista che si mette più o meno in mostra debba dire la sua sulle scelte da compiere. in questo caso avreste voluto che nel voto per scegliere la coalizione ci fosse stata anche la scelta dei verdi, fregandovene della risposta insolente che questi hanno dato a Grillo quando li ha contattati. Il post di oggi di Grillo rappresenta bene questa gente: sono come l’anguria, hanno la buccia verde e la polpa rossa.
    Poi Farage sarà quello che sarà, non certo quello che viene rappresentato da Berlusconi Debenedetti Scalfari che odiano Grillo oltre ogni misura, ma è l’unico a cui ho sentito dire delle cose che io stesso pensavo sull’UE, su Monti e su tutto il carrozzone. Un indirizzo politico ci vuol pure e non può essere certo il primo attivista con qualche follower che può darlo, perché come lui ce ne sono a centinaia, e tutti sceglierebbero qualcosa di diverso. Quello che voglio dire e che ho detto è che, certo, scelte sbagliate l’attuale capo politico ne fa e ne farà, sta ai sostenitori aiutare il movimento a migliorarlo, a piccoli passi, e non è provocando dissenso che si migliora.
    Chissà perché gli altri pur non essendo d’accordo con certe scelte dei loro partiti d’appartenenza alla fine, come Orfini oggi rilasciano dichiarazioni come “Abbiamo ottenuto il 40,8% perché ognuno di noi ha dovuto cedere qualcosa”. Non che voglia prendere ad esempio il Pd.
    La storia dell’uno che vale uno non mi ha mai convinto e porta allo sfaldamento del Movimento più che seguendo le idee del capo politico. Non ho mai pensato, per esempio che un Garibaldi valesse tanto quanto l’ultimo dei suoi mille.
    Ripeto, nessuno nega il mazzo degli attivisti e l’organizzazione che portano, ma se questi pretendono anche di orientare i sostenitori, chi da una parte chi dall’altra siamo nella strada sbagliata. Ci sarebbero stati scontenti anche se nel voto ci fosse stata l’opzione dei verdi, nonostante gli stracci in faccia che hanno gettato, perché se non avesse vinto quell’opzione gli altri, quelli per Farage, sarebbero stati bollati comunque per fascisti seguendo il pensiero dei maestri del pensiero Berlusconi, Debenedetti, Scalfari.
    Poi se mi vuoi dire che invece sostieni davvero che uno “Dovrebbe” valere uno, magari mi trovi anche d’accordo, ma credimi si otterrebbe molto meno in termini disostenitori perché ancora più dispersi in mille rivoli.
    Non mi fa certo piacere di dover votare un movimento il cui capo politico è un ex-comico. Ma è l’unico che dice le cose che penso io. Quando verrà uno con l’aspetto di un Cacciari e con le idee mie e di Grillo allora magari voterò magari lui.
    Comunque per quanto riguarda le pugnette che si farebbe Grillo davanti alla televisione senza gli attivisti che si fanno il mazzo, te la potevi risparmiare. E’ lui che ha messo in moto tutto questo partendo dai teatri, sempre pieni, e poi nelle piazze. Da zero. Non sono nati prima gli attivisti, è nato prima Grillo.

  3. TUTTE CAZZATE IL M5S E UNA CREATURE IN PRIMIS DI GRILLO E POI CASALEGGIO, ATTIVISTI ROMBONO SOLO IL CAZZO OLTRE A DIVENTARE UN COVO DI PUDI TRADITORI!

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