Sui magistrati che “salgono” in politica

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Breve riflessione sui magistrati che “salgono” in politica evidentemente per “aggiustarla”.
A questo proposito mi viene anche in mente una storiella che raccontava il primo Berlusconi che ancora si occupava solo di televisioni: “Quando a mio figlio a scuola gli domandano che mestiere fa suo padre, lui risponde che “aggiusta” televisioni”.
A parte ciò la faccenda di tutti ‘sti magistrati (vedi gli ultimi due: Ingroia e Grasso) che “salgono” in politica – come hanno fatto Di Pietro e De Magistris, per dire solo i nomi più illustri della categoria – evidentemente per “aggiustarla” come faceva, ai tempi, Berlusconi per le televisioni, a me sinceraamente fa un po’ ridere.
Perché uno si domanda: “Ma perchè tutta questa voglia di portare il loro nobile contributo nella politica per aggiustarla, quando in intere carriere nella magistratura, nonostante la loro supposta “conclamata” bravura e terzietà, la giustizia italiana è andata a farsi fottere fino a farsi considerare tra le più inaffidabili del mondo?”
Non sarebbe meglio “salire”, invece che ad aggiustare la politica, a cercare di mettere qualche pezza al cattivo funzionamento della giustizia?
Pensateci cari magistrati miei.. perché dal mio punto di vista siete poco credibili.

IL CRONISTA

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6 Risposte a “Sui magistrati che “salgono” in politica”

  1. Si… vabbè… ma è una vita che ogni tanto troviamo magistrati che si danno alla politica. Alcuni vanno a destra, altri vanno a sinistra. Perchè no?

    Quello che a me fa impressione è che si sia data alla politica la Chiesa Cattolica schierandosi apertamente con chi massacra i deboli.
    Il massimo della ipocrisia. Che schifezza.

  2. Ma i magistrati farebbero meglio a cercare di cambiare le cose in meglio stando dove stanno, invece di occuparsi di politica ancora prima di salirci.
    Per il Vaticano che sta con Monti oggi gliene ho cantate quattro (messe…)a @pontifex su Twitter ;-))

  3. “…invece di occuparsi di politica ancora prima di SALIRCI.”

    Belin, anche tu ti sei fatto coinvolgere dal lessico montiano.
    Non c’è più religione.

  4. Un magistrato che si occupa di infortunistica stradale e poi si candida in politica, non mi preoccupa. Un magistrato che, occupandosi di mafia, di appalti pubblici, ascolta intercettazioni di migliaia di Italiani e poi scende in politica non solo mi preoccupa, ma mi conferma che non può avere credibilità nè rispetto, gettan do altresì il sospetto di faziosit. quindi di mancanza di terzietà e di giustizia, sull’intera categoria.

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