Talk-show e ospiti da gabbia

santanchè_gabbiaIeri sera ho visto il programma LA GABBIA di Paragone su La 7. Naturalmente è la stessa trasmissione che era andata in onda fino all’anno scorso su Rai due col nome L’ULTIMA PAROLA, benissimo. Ma vedere iniziare la nuova serie della trasmissione con una ospite come la Santanchè, che si bea della sua antipatia partendo per una tangente fatta di interruzioni nemmeno ragionevoli, con la sua voce da gallina, sinceramente fa passare la voglia di continuare a guardarla. Come se non bastasse, poi, arriva la Ravetto, altra buona, quella, anch’essa pidiellina Berlusconiana terminale con metastasi fino al midollo.

Ora, per carità, le trasmissioni televisive sono fatte di ricerca di ascolti, logico, e questa stagione parte con una certa agguerrività tra le reti. Normale. Ma non è normale, e non ci credo, che gli ascolti siano più alti quando ci sono ospiti di quel genere. Ospiti che, a mio parere, verrebbero bene esclusivamente per reclamizzare loro prodotti al mercato ittico.

Ce la vogliamo dare una regolata per non fare sprofondare l’Italia ancora un po’ negli ultimi posti delle classifiche mondiali, anche nel campo della qualità delle trasmissioni televisive?

Speriamo.

IL CRONISTA

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4 Risposte a “Talk-show e ospiti da gabbia”

  1. Da quando c’è il digitale io La7 non la prendo più.

    Poco male, da quello che dici non mi perdo niente.

    Ultimamente della trasmissione di Paragone la cosa che mi divertiva di più era Carcarlo Pravettoni… c’è ancora?

  2. Pravettoni non l’ho visto, ma non ho seguito la trasmissione con attenzione. Per il resto non hai perso niente di valore. Io guardo sempre meno i programmi rai, mediaset e la7 e guardo invece quelli del digitale quando c’è un buon film, anche sconosciuto ai più, o qualche documentario storico, geofrafico o d’attualità.

  3. In un “paese normale” non ci sarebbe una trasmissione televisiva politica ogni sera (a volte due) finalizzata unicamente a cercare gli ascolti ottenuti solo con i decibel e gli insulti. Ma, del resto, quando un ex comico, che non riesce più a far ridere nei suoi spettacoli ma solo quando parla di politica, fa diventare il suo movimento il primo partito d’Italia a forza di contumelie e decibel al massimo livello dal suo blog … 😉

  4. Ahah, Massimo.. solo tu ti puoi permettere un commento simile sul mio blog;) Te lo consento per amicizia e perché capisco che leggendo i miei post ti possano salire i cinque minuti;)In ogni modo, per quello che mi riguarda continuo a preferire un ex comico e le sue parolacce che interpreta il mio modo di pensare che il leader d i una sedicente destra da operetta buffa che ha portato le sue igieniste dentali e simili, i Batman in parlamento (nazionale o regionale che sia), e che si perde e s’inguaia dietro a troie e ad amici di malaffare 😉
    Con tutto il rispetto.. s’intende;)

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