The Economist preferisce Gargamella

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(L’articolo si può ascoltare in video su YouTube).
The Economist se n’è uscita ieri a Londra, e oggi nel resto del mondo, con una copertina dedicata alle elezioni appena svoltesi in Italia. Come spesso accade però non è molto cortese nei confronti degli elettori italiani, in particolare quando questi non sono d’accordo col modo di vedere dei padroni della rivista. Eppure ci vorrebbe così poco a farli felici. Basterebbe farsi rendere simpatici tutti i leader falliti della politica di sinistra, da Prodi a Veltroni a Bersani e il gioco sarebbe presto fatto, potremmo evitarci di farci confezionare copertine ridicolizzanti quale “Send in the clowns” (Entrino i clown) come quella nelle edicole di tutto il mondo oggi con le immagini di Beppe Grillo e di Silvio Berlusconi.
Evidentemente loro preferiscono i Gargamella posizionati ad angolo retto (90°) nei confronti di chi, in Italia e in Europa, ci sta spolpando.
Pare che la cosa piaccia a molti, a quanto pare.

IL CRONISTA
The Economist preferisce Gargamella

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7 Risposte a “The Economist preferisce Gargamella”

  1. Gli inglesi sono sempre stati più spocchiosi dei tedeschi e francesi messi insieme. Nei nostri confronti se lo possono permettere, tanto non succede niente.
    Infatti, d’altra parte, gli italiani non hanno mai avuto un minimo di orgoglio nazionale (ricordiamoci il detto “franza o spagna purchè se magna!”).

    Per uscire da questa situazione e cominciare a pensare di prenderci delle rivincite la prima cosa da fere è mandare affa tutta la nostra classe dirigente inutile dannosa e corrotta. Questo processo è già iniziato da una settimana, ma per completarlo ci vorrà almeno una generazione. Nel frattempo accumuliamo rabbia che faremo esplodere al momento opportuno.
    Non bisogna credere in “più Europa”, ma in “più Italia (però seria)”.

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