Trump: un calcio nei cosiddetti dei Clinton, degli Obama, dell’establishment

Trump: un calcio nei cosiddetti dei Clinton, degli Obama, dell’establishment

trumpL’elezione di Trump è un calcio nei coglioni dato dal popolo degli Usa a Hillary Clinton e all’ex presidente suo marito, a Obama e moglie, agli Springsteen e alle varie Madonne. Un calcio nei coglioni al buonismo peloso e di maniera, al perbenismo interessato, alla dignità fatta di vuoto, all’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto… (Guccini mi perdoni, ma è questo quello che cantava).
Questa lezione del popolo americano, insieme alla lezione della Brexit, sono un forte segnale della ribellione del popolo, sono la Rivoluzione Francese dei tempi attuali, sono il rifiuto della gente normale che sente sulla propria pelle e su quella dei propri figli il peso delle scelte di Casta, per le Caste.
C’è da capire ancora cosa possa aver fatto sì che la famiglia Obama si sia tuffata a piè pari nella campagna elettorale della Clinton sapendo che la posta in gioco era forte: in gioco c’erano anche gli otto anni di presidenza appena passati, e Obama, di fatto, ne è uscito male. Possibile che sia stato così ingenuo da non calcolare il rischio della sua operazione di endorsement alla Clinton? C’è materiale per riflettere.

Da questo a dire che la scelta del popolo americano sulla persona sia stata una buona scelta, ce ne corre. Fatto è che non ha vinto neppure il partito repubblicano, perché, in pratica, se n’era dissociato.
L’unica buona scelta di cui per ora si può parlare è il calcio nei coglioni, appunto, come si diceva prima.

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2 Risposte a “Trump: un calcio nei cosiddetti dei Clinton, degli Obama, dell’establishment”

  1. Un calcio nei coglioni anche di tutti i giornalisti che stravolgendo il loro ruolo, invece di raccontare i fatti ci hanno raccontato le loro fantasie, a cominciare dalla suffragetta Giovanna Botteri (ex TeleKabul da Bagdad nel 1990) che per sei mesi ha ammorbato l’etere con le sue sballate considerazioni apologetiche della moglie di Clinton. Ieri sono stati gli Americani a togliersi la soddisfazione di dare calci nei coglioni ai castaioli. Il 4 dicembre toccherà a noi a prendere a calci nei coglioni Renzi, Napolitano e compagnia cantando. 😉

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