Un intellettuale non è uno che si è laureato in economia, e neppure in filosofia.
Un intellettuale non è quello che va ogni mattina a comprarsi il giornale, nemmeno se il giornale è l’Unità.
Un intellettuale non è quello che alla prima intervista in Tv dichiara candidamente, con gli occhioni spalancati: “Io sono di sinistra”, anche se non c’entra una mazza, ma anche se la mazza c’entrasse.
Un intellettuale non è quello che pensa che la sinsitra sia il bene e la destra sia il male perchè così gli è stato detto dai genitori prima e dagli insegnanti conformisti poi.
Un intellettuale non è conformista.
Intellettuale è quell’uomo che cerca di salire al piano superiore dell’esistenza pur non essendoci le scale per farlo, e si arrampica solo con la sua mente per riuscirci.
Intellettuale è colui che si sveglia la mattina e capisce che la Terra è bella, che il mare è bello, che la montagna è bella; è bella tutta la natura che lo circonda, ma non per questo lui che vive in questa dimensione è l’essere che un dio avrebbe privilegiato, scegliendolo come essere superiore con dirittto di vita e di morte sul resto del mondo.
Intellettuale è colui che sa che una formica quando si sveglia vive nel proprio mondo e sente le albe e i tramonti, il sole e la pioggia; colui che sa che qualsiasi altra vita vive la propria nell’ambiente in cui è nato, e quell’ambiente, anche se per l’uomo è solo un affollato formicaio, lui se lo gode, e ci costruisce la propria vita e quella della sua Società.