Avevo conosciuto solo altri due personaggi che mi avevano affascinato così nei loro racconti: un contastorie, il Maestro Mimmo Cuticchio, visto una sera in un teatro della periferia di Genova, e Dario Fo, altro grande Maestro dell’affabulazione, che con sorpresa mi ero ritrovato seduto al mio fianco quando si accesero le luci del teatro; anche lui era venuto a vedere il Maestro dei contastorie, che parlava di Orlando e di Angelica e faceva diventare tutto vero.
Solo mia madre, l’affabulatrice, come a me piaceva chiamarla, poteva rendermi piacevoli alcuni fatti della nostra vita, della mia infanzia. (Continua nel libro Nato negli anni Cinquanta di Gaetano Rizza).
Quarta di copertina