#Giletti denunciato dalla #mafia mi ricorda un mio caso

Gaetano Rizza

Il caso #Giletti denunciato dalla mafia mi ricorda un mio caso. Una volta andato a Budapest vengo rapinato per strada. Vado a fare la denuncia nella stessa città. Ricordo che dovettero chiamare un ufficiale traduttore che la prima cosa che mi disse dopo avermi chiesto i dati fu che lui da giovane era stato a Camogli, mio paese di nascita, credo a militare o qualcosa del genere, e aveva la curiosità di sapere quanto fosse lontano da Predappio.

Dopo qualche mese mi chiama commissariato della mia città, mia moglie preoccupata mi chiede “Hai picchiato qualcuno?”, rispondo di no, vado al commissariato, un poliziotto mi dice di firmare un foglio. Io rispondo che vorrei sapere di cosa si tratta, perché il foglio è scritto in ungherese. Mi risponde che non potrebbe dirmelo, ma poi mi fa: “Lei è mai stato in Ungheria?”, io: “Sì, mesi fa, in vacanza…”. Risponde: “Lei è coinvolto in un furto in Ungheria”. Io chiedo, timidamente… “Mi scusi se mi permetto, ma il verbo coinvolgere comprende anche chi è stato derubato?”.

Come è andata a finire facile a immaginarlo. Io ho dovuto rivolgermi a un avvocato, ma non avevano risolto il caso della mia rapina (specifico: rapina che avevo subito).

Gaetano Rizza

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