Cerchio magico a Tocqueville


Non dobbiamo tanto criticare la Lega e il suo cerchio magico.
Spesso i cerchi magici si trovano anche intorno a noi, anzi, meglio dire che escludono anche noi comuni cittadini nelle nostre comuni piccole atività.
L’aggregatore di news sulla politica, Tocqueville, nel quale io sono iscritto da sei/sette anni e al quale fornisco continuamente i miei piccoli approfondimenti sulla quotidianità, non è scevro da tale peccato.
Ogni tanto inseriscono i miei contributi in Homepage, ma il più delle volte, se non glielo ricordo io ogni tanto, pur acquisendoli automaticamente tramite i feed, li ignorano o li inseriscono soltanto nelle pagine interne.
La stessa cosa non succede a quelli del “cerchio magico”, sempre gli stessi, sempre quelli, sempre i soliti nomi che, qualsiasi belinata (o anche no) di trafiletto scrivano, anche se copincollata da qualche giornale, sono immancabilmente in prima pagina anche con tre/quattro titoli per volta.
Mi direte: dopo sei/sette anni dovresti averci fatto l’abitudine…
E’ vero, ce l’ho fatta, infatti bene o male vado avanti da tutto questo tempo senza nessuna spinta mediatica, perlomeno senza spinte mediatiche dagli amici, magari da altri sì…
Ma fare l’abitudine a qualcosa non vuol dire accettarla come normale.
La considerazione che ne segue, dunque, è la seguente: Come possiamo cambiare la società se appena ne abbiamo l’occasione ci comportiamo come chi vogliamo combattere; che sia per diritto acquisito, che sia perchè unti dal Signore, che sia per qualche riconoscenza, che sia per qualche riconoscimento, che sia per semplice appartenenza ad un qualche cerchio più o meno magico?
IL CRONISTA

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