Riguardo le canzoni che ti frullano in testa tutto il giorno – penso che capiti un po’ a tutti – mi è successa una cosa strana proprio ieri pomeriggio, durante la pennichella quotidiana o quasi quotidiana:
Stavo steso sul mio lettino dei pisolini e come spesso accade, nel pomeriggio, cado in una specie di trance, nella quale penso di non riuscire a muovermi e a parlare perché abbandonato da tutti i muscoli.
Stranamente però sognavo di essere steso su un letto grande, a pancia sotto, intento a raccogliere delle piccole vitine da orologi sparse dappertutto, naturalmente con estrema difficoltà. Ma quello che mi dava la forza di andare avanti, pur non riuscendo a tenere in mano le vitine che raccoglievo era il ritmo lento di una vecchissima canzone che non ricordavo più da quando ero veramente bambino, ma della quale ricordavo perfettamente tutte le parole, che mi venivano fuori una dietro l’altra, e mi davano la forza di cantare e continuare a tentare di raccogliere quelle vitine piccolissime. La canzone era “Till” di Caterina Valente. Si parla di un successo veramente di tante decine di anni fa… Molti di voi certamente non l’avranno mai sentita, né sentito parlare. Boh! La cosa mi ha abbastanza impressionato…
Che dite, devo farmi curare???