Io sono normale, più o meno come lo è un cinghiale

Io mi definisco “normale”, ma attenzione per me essere normale significa che ho tanti difetti, qualche pregio e il tutto si compensa nella cosiddetta normalità. Perché, certo, esisteranno anche i santi, come esisteranno anche i demoni, esistono le brave persone come esistono le persone malvagie. Io credo che la normalità sia tutto questo… almeno solo per il fatto che esistono tutte queste categorie: esistono quindi è normale che esistano. Chi l’ha detto che per essere normali si debba essere perfetti? Uno scarafaggio nel suo mondo è perfetto, un serpente nel suo mondo è perfetto, così un cinghiale, un orso. Quindi io sono normale nella normalità che questo mondo ci dà. In più mi metterei tra i discreti, i modesti, tra gli intellettualmente onesti… e questo mi rinforza nella mia convinzione di presunta normalità… perché faccio a pari con i bauscia, gli esibizionisti, gli intellettualmente stupidi. Vi risparmio le categorie dei buonisti, dei politically correct che non meritano neppure menzione pur esistendo anche loro.

Nella mia normalità nel corso della vita, oltre a essermi sempre fatto il mazzo a lavorare per portare comunque stipendi a casa, mi sono anche cimentato nel tempo libero in varie cose… Dico: c’è chi si distrae con uno spinello o con un tiro di coca, io no, io mi sono distratto con la musica, con la scrittura, con epocali viaggi in moto… (epocali nella mia dimensione, eh! Non fraintendetemi). Ho partecipato a manifestazioni canore, da ragazzo, anche vincendole. Ho organizzato e interpretato concerti-tributo da adulto, con buoni risultati, mi sono occupato e mi occupo di registrazioni di canzoni mie e di Cover nel piccolo studio di casa mia, ho condotto programmi musicali nelle radio private (con ottimi ascolti), mi sono occupato, nel mio piccolissimo, di politica… Insomma, i miei tiri di coca sono stati questi. La mia droga è l’adrenalina, pura, al cento per cento.

Ora mi direte, vabbé, bene, se sei soddisfatto tu… E io vi risponderò, ok, certo che mi va bene, ma a molti non va bene! Perché una persona normale non fa queste cose, non le deve fare. Queste cose le devono fare gli addetti, i competenti, e quindi io ti devo rompere il belino perché tu mi stai sul cazzo con tutte queste cose che hai fatto e che fai! Tu sei una persona normale e non devi uscire dalla tua normalità, perché così facendo invadi la mia insipienza, la mia anonimità, la mia mancanza di nome, la mia impersonalità, il mio lasciarmi vivere, il mio timbrare il cartellino quotidiano senza alcuna voglia di farlo!

E che gli rispondi tu a questi? “Ma anch’io ho sempre timbrato il mio cartellino, ogni giorno, da sempre!”… e poi… come dire, ho anche compensato la tua normalità, ho vissuto!

Gaetano Rizza

/ 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.