La manovra è come la corazzata Potëmkin

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Non ho potuto seguire tutta la conferenza stampa del prof. sen. rag. mac. grand. uff. Monti e i suoi accoliti, ma da quel poco che ho potuto seguire mi si è confermata l’idea che mi ero già fatto sulla manovra: FA SCHIFO!
Il fatto è che si sono messi in testa che gli errori commessi da tutta la classe dirigente nelle decine d’anni passati li dobbiamo pagare noi, oggi, e in ogni modo si sono dimenticati che nella società italiana esistono anche i precari. Ma non parlo dei precari riconosciuti da sempre, e non parlo neppure di quelli che in qualche modo possono usufruire di qualche ammortizzatore come la mobilità o cose del genere. Parlo di coloro che alla dirittura finale della carriera lavorativa si sono visti mettere da parte dal loro lavoro con un piccolo scivolo che doveva servire per andare avanti a malappena nella vita quotidiana e a pagare quel poco di contributi che dovevano ancora pagare per raggiungere il minimo per poter andare in pensione.
Insomma parlo degli unici e veri precari della crisi.
Ma questa è una categoria che nelle menti dei professori non esiste, pare. Perché gli Italiani, si sa, sono ingegnosi e se la cavano sempre. Insomma Napoli con la sua creatività insegna e i professori fanno proprio il comodo insegnamento e la filosofia.
Il decreto salva Italia, lo chiamano. Invece è il decreto che lo mette in quel posto ai soliti che nella vita non hanno mai ottenuto nessuna protezione, ma che al contrario hanno solo potuto contare, sempre, sulla loro capacità di lavorare.
Poi, che il Macellaio metta le mani avanti dicendo che rinuncia a percepire il suo stipendio da presidente del consiglio e quello da ministro, è solo un ulteriore schiaffo in faccia ai poveracci che, invece, non possono rinunciare neppure a un euro.
E che la ministra Fornero si metta a piangere per la sofferenza che gli procura fare quello che ha fatto, non mi fa proprio pena, manco per niente. C’è un detto che dice, appunto: “Meglio piangere in una reggia riscaldata che piangere in una catapecchia senza stufa e piena di spifferi d’aria”.
Ma di questa manovra dobbiamo ancora vedere i particolari.
Per il momento quello che mi sento di dire è che la manovra di Monti è come La corazzata Potëmkin del rag. Fantozzi: UNA CAGATA PAZZESCA.
A presto!
IL CRONISTA.

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5 Risposte a “La manovra è come la corazzata Potëmkin”

  1. “e che la ministra Fornero si meta a piangere per la soferenza che gli procura fare quello che ha fatto.”

    davero? yo avevo dato un’altra interpretazione: che a furia di parlare di sacrifici ed imporre soferenze ahí/hay/ay lavoratori avese ragiunto l’orgasmo.

  2. fla.gello, quella è una tro”t”a perché appena vene nominata ministro si era lasciata sfugire che le pensioni non si sarebero toccate perché erano già state toccate fin tropo. poi anche lei si è mesa a 90° per compiacere il macellaio.

  3. la fornero.

    Appena nominata ministro sono andato a legermi tuti gli articoli ed y sagi che aveva scrito sul tema “pensioni” (principalmente su ilsole2aore, il quotidiano della confindustria, legi marcegaglia). le asicuro che questa tizia ha dedicato la sua vita a studiare sul come trombare y lavoratori. Nel momento in cui ha potuto realizare il suo sogno è scopiata in un pianto liberatorio: si era finalmente realizata. Questi sono fatti.

    Che poi abia veramente ragiunto l’orgasmo, ameto: è una mia impresione. Fortunatamente non ero lì a controllare.

  4. Tuto somato sul’età e anzianità, avendo asorbito la “finestra mobile” dell’anno, il peso non è come si era temuto e la questione è stata finalmente sistemata definitivamente e in modo sostanzialmente coerente con il rispeto dei diriti acquisiti . anche se so che tu non condividerai . :-).

    le tase sono una infamia, ma la porcheria più lurida è stata comesa contro gli anziani, y più deboli, ahí/hay/ay quali viene tolto per due ani l’adeguamento della pensione. Da solo questo provedimento porta a bocciare senza appello l’intera manovra.

  5. masimo, togliere y diriti acquisiti ad ogi sarebe stato inqualificabile e criminale. ma le cose non quadrano ugualmente. perchè uno che avrebe maturato y requisiti il primo genaio del 2012 si vede invece scombusolato da un giorno al’altro il suo progeto ormai consolidato da ani di lavoro, speso non appagante, senza che gli sia stato dato il tempo di abituarsi a questo nuovo stato di cose.

    Altra nefandeza quella del blocco dell’adeguamento dell’assegno agli anziani. Considerato che tuti siamo sobarcati anche delle altre tase, vecchie e nuove.

    Criticavamo gli stati comunisti perchè aministravano y loro Paesi rendendo la gente povera, ma noi stiamo facendo la stesa fine.

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