Parliamo un po’ di Twitter, di Facebook, di Blog


Allora, sono parecchi anni che ho un account su Facebook e, al contrario di quello che comunemente si sente dire un po’ da tutti, non ho ancora capito la sua utilità.
Quello che invece ho trovato è tanta inutilità e tanta superficialità vuotà di qualsiasi sia pur minimo contenuto.
Anche se qualcuno condivide certi messaggi che vorrebbero essere di utilità sociale a favore di questa causa o di quell’altra, che essendo così diffusi in massa, secondo me, perdono qualsiasi credibilità, perchè condividerli non costa nulla, basta fare un click col mouse. Insomma lo trovo uno strumento per perdere tempo soprattutto in ufficio. Anche le cosiddette amicizie su Facebook sono quanto di più effimero e servono solo per fare la gara a chi ha più amici virtuali. Infatti le richieste di amicizia provengono soprattutto da sconosciuti che vogliono avere un maggior numero di contatti. Tanto che anch’io quando ho iniziato avevo fatto richieste di amicizia a molti, solo perchè erano giornalisti o politici di una certa fama, per poi ridurre drasticamente la lista a pochissimi nomi di gente con la quale, davvero, forse, potrebbe esserci un minimo interesse comune. Ma su questi socialnetwork la comunicazione con i piccoli numeri non è il massimo.
Vedo al contrario che sempre più politici credono di comunicare col “loro elettorato” tramite questo mezzo, ma questo, secondo me, non fa altro che confermare la superficialità dei nuovi mezzi di comunicazione così di moda.
Tempo fa avevo aperto anche un account su Twitter.
L’avevo lasciato in letargo per un po’ di mesi, quando giorni fa ho provato ad iniziare a cimentarmici.. cimentarcimi.. cimentarmicici, insomma ad utilizzarlo 😉
Non ho ancora capito bene come funziona, e a parte mettermi in home per vedere man mano le ultime esternazioni di gente sconosciuta o meno e cercare ogni tanto di interagire con questi, perlopiù con scarsi risultati, e comunque per commentare questo o quel fatto con i pochissimi caratteri disponibili, penso che anche con questo mezzo, non ci sia una vera possibilità di comunicazione seria.
Però anche qui i politici paiono essere entusiasti di avere scoperto Twitter…
L’unica comunicazione seria continuo a pensare che possa avvenire tramite il blog, nel quale, davvero,si possono esprimere i propri pesieri, i propri concetti; svolgerli su una certa chiave un giorno e l’indomani in un’altra chiave. Quando poi col tuo rilevatore di accessi e statistiche relative, constati che il blog comincia ad essere seguito, capisci che non stai scrivendo solo un diario personale, ma stai comunicando qualcosa a qualcuno che condivide o meno quello che scrivi, ma sempre di comunicazione si tratta… Questa sì!
Ma sono pronto a capire meglio l’utilità di Facebook e Twitter, se qualcuno ha la pazienza di spiegarmi bene come utilizzarli al meglio…
Ma mi si deve dimostrare l’utilità di questi mezzi nella comunicazione, ammesso che si possa.
IL CRONISTA

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2 Risposte a “Parliamo un po’ di Twitter, di Facebook, di Blog”

  1. Non posso aiutarti. Facebook e Twitter non mi hanno tra i loro aderenti, sono rimasto al blog … 🙂

    P.S.: e adesso il cimento è con la sottrazione ! 😉

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