Su un piatto l’età, sull’altro i ricordi

monte bianco
Foto di Gaetano Rizza

Nonostante un piatto della bilancia spinga in basso, dalla parte della mia età, quella parte che mi fa sentire ormai vecchio, con poco futuro… Quella parte che mi dice di non andare più in moto, di non coltivare più amicizie e parentele. Nonostante io cerchi, quindi, di rendermi la vita più serena possibile, almeno senza grandi scrolli perché troppi ne ho già avuti… Nonostante questo, appunto, c’è anche l’altro piatto della bilancia… quello della vita passata.

E questo piatto è pure pesante. Perché i ricordi, a una certa età si fanno sempre più ricorrenti. E ti ricordi delle vie che ti hanno visto ragazzo, i negozi in cui andavi a fare la spesa. Ti vengono in mente i tuoi amici con i quali avevi fatto tante belinate. Quel giorno in cui tuo padre ti inseguì a calci per buona parte di salita san Gerolamo, perché non eri andato a lavorare… Quel giorno in cui il tuo fratellino, molto più piccolo, in via Caffaro, fermava le ragazze per chiedere loro se volevano conoscere suo fratello di diciassette/venti anni, che aveva vinto il festival della parrocchia della Maddalena, e per lui era un mito.

E allora ti scopri a scrivere, a raccontare, a credere che alla fine di questo film – bello o brutto che sia stato – ne debba iniziare un altro… per forza.

Gaetano Rizza

Libri:

Nato negli anni Cinquanta

Filamenti e Campi

Ed è Parola Esatta

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