La presupposta, sedicente, autocelebrativa, imposta, egemonia culturale della sinistra non esiste. E’ solo fuffa.
La sinistra se l’è sempre cantata e suonata da sola. Una conferma l’abbiamo avuta con la scomparsa di Silvio Berlusconi. Massacrato dalla stampa e dai magistrati di sinistra. Massacrato dagli intellettuali con l’erre moscia, dai comunisti armocromisti, massacrato da finti conduttori televisivi in realtà politici di sinistra. Si è sempre autocelebrata come l’unica forza popolare degna. In realtà è un’egemonia solamente inventata. Perché la gente che difficilmente va in piazza o alle prime della Scala, troppo indaffarata in altri paraggi, alla fine sa riconoscere la verità.
La verità dell’uomo comune, che sbaglia, che si arrabatta, che a volte riesce, che a volte fallisce, che sa di non essere perfetto. Che si veste anche come capita senza ricorrere ai consigli degli specialisti improvvisati nuovi Wanna Marchi del terzo millennio.
Ecco, Silvio Berlusconi è celebrato in tutto il mondo, dalla gente comune, perbene, non perbenista con la erre moscia. Gente comune che è la maggioranza della gente del mondo. Senza finzioni e senza vendere cultura come fossero bottiglie di scioglipancia… alla Wanna Marchi.