Non so se abbiamo vinto o abbiamo perso


Sono contento perchè il risultato del Movimento cinque Stelle ha superato qualsiasi mia aspettativa.
Le ultime settimane, dopo essere stato per molto tempo in dubbio sul voto e il non voto ed eventualmente a chi darlo, mi sono convinto a votare per il M5S.
Nel mio piccolo, vista comunque l’oculatezza della mia scelta, ho voluto fare la mia piccola campagna elettorale sul blog e su Twitter per convincere, dove possinile, altri cittadini a votare con me.
Un po’ quello che faccio da svariati anni.
Ma mentre negli anni passati la mia piccola campagna era a sostegno prima di An, poi di Forza Italia, poi del Polo della libertà, poi del Pdl, quest’anno ho staccato la spina a quello che, suo malgrado o no, era diventato un teatrino tanto quanto il resto.
La spinta e il coraggio me l’hanno dati un po’:

– Berlusconi che, indipendentemente dalla sua vita privata della quale può farne quello che vuole, si è scoperto elargire milioni di euro a puttane per non farsi sputtanare, sperperare milioni di euro tra troiette di malaffare e amici ruffiani e compiacenti.
Se della sua vita privata può farne quello che vuole – comunque con discrezione – dei soldi, anche quando questi sono suoi, deve aver maggior rispetto, soprattutto quando nel frattempo decide, nel Luglio del 2010 – anno in cui ho dovuto accettare un licenziamento concordato col mio ex datore di lavoro – di spostare le finestre della pensione da un giorno all’altro ai pensionandi, lasciando così, senza stipendio e senza pensione quelli che avevano già firmato l’accordo col datore di lavoro. Tanto chissenefrega! Avrà pensato!

– E ancora Berlusconi che poi ha appoggiato incondizionatamente il governo Monti il quale con la Fornero ha fatto, sempre la riforma delle pensioni da un giorno all’altro, dicendo ai pensionandi che avevano sbagliato tutto il loro programma di vita, e se pensavano di andare in pensione nel 2012, cioè dopo un mese, avrebbero dovuto invece andarci dopo cinque sei anni. Naturalmente fregandosene di chi era già stato rottamato dai datori di lavoro con un accordo che, manco a farlo apposta non prevedeva eventuali slittamenti dell’età pensionabile, seppur questo fosse già nell’aria.
Per non parlare dell’appoggio convinto alla revisione dell’Art. 18, tanto per togliere anche un po’ di sicurezza a chi, anziano, non era ancora stato rottamato.

Inutile dire che il fatto che le caste non siano state toccate con la stessa facilità, che i parlamentari che avevano giurato di diminuirsi lo stipendio, invece non si sono fatti un ulteriore aumento per prenderci ancora un po’ in giro, che gli scandali dell’ex Margherita e della Lega coi loro rimborsi elettorali che si sgraffignano tra tesorieri e presidenti e Trote e che non sono altro che una goccia di quello che c’è ancora da scoprire, mi abbia aiutato nella direzione di togliere la spina ai politici tutti.
Inutile anche dire che le dichiarazioni di Monti che si vanta in Europa che “Gli Italiani si sono dimostrati responsabili”, e le dichiarazioni della Fornero che è fondamentalmente una grande troia automatica (metaforicamente) tutta carne, anzi.. pelle e ossa e senza nient’altro di umano, e che anche la Cancellieri e colleghi avrebbero fatto meglio a starsene zitti mi hanno più che agevolato nella stessa direzione.

Inutile dire tante altre cose di Monti e compagnia, tipo stipendi e pensioni percepiti da loro e dai loro consulenti.

Inutile anche rispondere che erano soluzioni da prendere perchè il primo servo di questi parassiti che mi sostenesse quest’argomentazione di presenza, si beccherebbe almeno un calcio diretto ai coglioni.

Il fatto è che quella gente si mette in politica solo per riempire le tasce loro, dei loro figli dei loro amici e delle loro mantenute, e non certo per fare gli interessi dei pensionati. E se guadagnassero quanto qualsiasi altro lavoratore, anche specializzato, laureato, e con un minimo rimborso spese documentato, senz’altro farebbero meglio il loro lavoro, e non ci sarebbe certo bisogno di bloccare l’indicizzazione delle pensioni dei nostri anziani e allungare l’età lavorativa delle nostre madri di famiglia.

Quindi ho votato e ho fatto campagna per un demagogo, con la speranza di azzerare un mondo politico clientelare di mmerda.
Sperando anche che come Grillo, e anche come me, ce ne siano tanti altri.

E’ per questo che adesso mi domando se ho vinto o ho perso insieme a tanti altri Italiani come me che sanno benissimo che il nostro voto non è stato la soluzione di tutto, ma solo un dire BASTA! CI SIAMO SVEGLIATI! NON POTETE PIU’ FARE I VOSTRI PORCI COMODI SULLE SPALLE NOSTRE, DEI NOSTRI VECCHI E DELLE NOSTRE MAMME!

Scusate lo sfogo.

IL CRONISTA

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Grazie per aver votato!

11 Risposte a “Non so se abbiamo vinto o abbiamo perso”

  1. Non cinque o sei: mia moglie doveva andare nel 2015 e la sua pensione è stata posposta di sette anni, nel 2022, salvo adeguamento alle aspettative di vita. Infatti l’età pensionabile la alzano più volte: prima con le innumerevoli manovre e poi con l’aspettativa di vita che, per logica, da sola dovrebbe adeguarla, se ce ne fosse bisogno, dato che, fino a qualche giorno prima dell’arrivo di Fornero, l’Inps dichiarava di avere i conti in ordine ed in surplus…
    Inoltre nello Stato hanno diminuito l’importo del Tfs e hanno posposto di trenta mesi il periodo per avere lo stesso.
    I sindacati? Tutto tace.
    Il problema reale, sono i sindacati che, mentre fanno la sceneggiata, dichiarando il problema pensioni non è chiuso, in realtà la pensano esattamente come i tagliatori delle stesse e già i sette anni sono nel dimenticatoio. Il problema italiano sono i suoi finti sindacati, che ci difendono solo a chiacchiere e distintivo ma, nei fatti, hanno la mente plagiata da Confindustria, Gioverni di destra e partiti di destra.
    Il problema è: se un nuovo assetto politico si profilasse, Grillo, Sel, Verdi, ci sarebbe, come ha dichiarato Holland in Francia, la possibilità di tornare indietro sull’età pensionabile a prima dei Governi di destra che l’hanno resa ormai a livelli inaccettabili come paragone tra contributi versati e importo e anni di pensione ricevuti?
    Un programma minimamente votabile dovrebbe dire: se mi eleggete riporto l’età pensionabile a 35 e 57 o massimo quaranta anni di contributi.
    Se non lo fanno, diffidate.

  2. Anche perché diminuire l’importo delle pensioni innalzando l’età e gli anni di lavoro necessari per usufruirne non fa che avere per effetto che, in mancanza di turn over determinato dal permanere in servizio di chi ha subito il trattamento Fornero e precedenti governi, non troverà lavoro a tempo indeterminato: se non vanno in pensione i vecchi non possono entrare i “giovani”. Lo troverà forse quando anche lui sarà talmente vecchio che, per avere una adeguata copertura assicurativa, dati i pochi anni di versamenti effettuati in mancanza di prestazione lavorativa – sarà entrato in servizio talmente vecchio che non farà mai in tempo a accumulare il necessario per la pensione piena, se ormai così si può chiamare – dovrà ricorrere, secondo la logica illogica e perversa dei legislatori, a farsi una assicurazione privata.
    E qui è il fulcro della questione: colpire il pubblico per arricchire gli amici avvoltoi privati. Come difendersi? Statalizzare gli istituti assicurativi, tutti. Non ci sarà più la penalizzazione del pubblico per arricchire i privati e le lobbies che mantengono in vita i governi e viceversa.

  3. Ho l’impressione che sotto sotto il bombardamento dei media faccia effetto: uno vota M5S e poi in qualche modo cerca di giustificarsi.
    Occhio alle trappole psicologiche.

    Partiti, giornali, chiesa, confindustria, banche ecc. puntano a condizionarci per controllarci, metterci in gabbia e bastonarci meglio.

    Ogni piccolo passo che facciamo per riprenderci la nostra vita e la nostra libertà è un passo contro i nostri aguzzini, non giustifichiamoci. Siamone fieri, i nostri Padri sono morti per questi Valori. L’Italia per cui tanti eroi si sono sacrificati non è quella dei Monti, Fornero, Alfano Bersani Casini, Unicredit Banchintesa, spread, BCE, “lo vuole l’europa”, e imbrogli simili.

    E visto che non saremo mai all’altezza dei nostri Padri, quantomeno rendiamo omaggio a quelli che proprio in questi giorni si tolgono la vita in nome della dignità.

  4. Gaetano, sai come la penso su pensioni e riforma (io lo abolirei) della legge 300/70 e quindi non mi ripeto. Non credo che la soluzione sia Grillo con il suo diluvio di “no” (alla Tav, a Berlusconi per 18 anni, al nucleare …) ma vedremo i sindaci grillini cosa sapranno fare, come ha detto Tosi … 🙂

  5. “E visto che non saremo mai all’altezza dei nostri Padri, quantomeno rendiamo omaggio a quelli che proprio in questi giorni si tolgono la vita in nome della dignità.”

    io ho deciso di chiamarli martiri di monti fornero. onore ai nostri fratelli!

    Mi dispiace di averti dato l’impressione di voler in qualche modo giustificare il mio voto. era in realtà solo la storia politica di molti Italiani che sono arrivati a fare questa scelta. 😉
    La storia di molti Italiani, anche ex elettori del Pdl, che si sono dimostrate persone serie non votando più quel partito. 😉

  6. Massimo, è da un bel po’ di tempo, ormai, che viaggiamo su due binari diversi e per diverse destinazioni. Fermo restando che la mia stima per te non diminuisce perchè collaudata nel corso di ormai tanti anni.
    Non posso fare a meno di non capire chi, come te, può votare per quella gente che vive una vita sfarzosa sulle spalle di tutti noi e soprattutto dei notri anziani, 🙂

  7. Io non ero chiamato al voto. Su Beppe Grillo ho delle perplessità, le quali non mi giungono dal suo linguaggio colorito bensì dal fatto che si sia appoggiato pure lui ad ambienti “strani” come la “Casaleggio Associati”. Certo è che, effettivamente la tentazione di votarlo sale ogni volta che sento il sepolcro imbiancato golpista ex servo dei sovietici oggi servo degli americani e dei tedeschi Napolitano dargli addosso. Però ecco, diciamo che non sono ancora giunto al punto di sciogliere le mie riserve sul personaggio. Certo è che dopo “l’affaire Lega” quella di Grillo è effettivamente l’unica opposizione al governo massone golpista delle banche e dei poteri forti.

  8. E, per chi come me ritiene che in Europa la crisi non venga dall’America ma da una dissennata e mal gestita creazione di una eurozona solo formale e che di fatto vede i vari Paesi in guerra l’uno contro l’altro – strana unione, come se l’Arkansas inviasse compiti a casa da fare al Texas salvo cacciarlo fuori dagli Stati Uniti -, ritengo che, prima che accada da sola la dissoluzione dell’euro per l’insostenibilità dei sacrifici necessari per decenni a sotenere le reali lobbies che in realtà vogliono usufruire di tali sacrifici, ovvero finanza, banche, cricche, associazioni di grossi imprenditori per tornare indietro sui diritti dei lavoratori e dei pensonandi e pensionati, sarebbe bene uscirne in maniera ordinata e concordata tra tutti i Paesi che siano dell’avviso, tenendo conto anche che, in Italia, non è stato fatto nessun referendum né per entrare nell’euro né per aderire alla messa nellla Costituzione del pareggio di bilancio. Immaginate: tutti i Paesi escono dall’euro lasciando da solo con l’euro solo l’unico Paese che, furbescamente, ne ha tratto e ne trarrà beneficio, la Germania, dove una casa costa un decimo che in Italia, 500 euro al mq., e uno stipendio è il doppio del nostro. Proprio loro che ci rimproverano di aver fatto il passo più lungo della gamba e dicono di non voler fare sacrifici per mantenere gli italiani che hanno stipendi troppo alti.
    L’unica persona, a parte alcuni economisti, che io abbia sentito ventilare l’ipotesi di uscire dalla follia europa, è stata Grillo. Ed è il motivo principale per cui lo voterò.

  9. attento… questi arruffapopolo hanno la tendenza a buttare il bambino con l’acqua sporca… e poi a dire che in fondo pure il bambino era sporco 😉

  10. Se il bambino sia pulito o sia sporco si vede dai fatti: tu come la vedi l’Europa “unita”? Come vedei i risultati di dieci anni di gestione?

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